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sabato 24 aprile 2021

La vita dei Caregivers familiari

La vita dei caregiver familiari Cinzia è la mamma di Francesca, vent’anni, che a causa di una grave sofferenza perinatale, è affetta da un grave ritardo mentale. «Quando morirò lascerò una ragazzina che non parla e che non è capace di difendersi. Non so che fine farà. Vedo tante cose brutte che accadono nei centri per disabili e nelle Rsa. Siamo totalmente abbandonati», dice a VD. «Non si trovano risposte nella politica, siamo lasciati soli. Solo in tempo di elezioni ci cercano. Ci promettono rivoluzioni sul tema della disabilità». Il ministero? «Un carrozzone inutile. Alla testa non c’è mai un caregiver». Come molti caregiver, Cinzia ha abbandonato il lavoro per prendersi cura della figlia. «Stiamo usando tutti i nostri risparmi. Quando hai una persona disabile in casa le famiglie si impoveriscono moltissimo. Non voglio più che le persone mi dicano che se te l’ha data il Signore vuol dire che eri capace di accettarlo. Nessuno non me lo dire più questa cosa». In quanto a strutture per disabili, l’Italia è il fanalino di coda dell’Europa. «Quando la famiglia è stanca si accontenta di poco, un centro vale l’altro. E i politici tante volte ci prendono per stanchezza. Come fai andare a protestare a Roma? È veramente faticoso con un figlio disabile. E nessuno manifesta al posto nostro per i diritti dei disabili o dei caregiver familiari. Melissa Aglietti | 22.04.21

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