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lunedì 6 settembre 2021

Agricoltura sociale in Toscana

Esperienze di Agricoltura Sociale in Toscana di sluschi Non si tratta solo di favorire l’inserimento lavorativo ma di sostenere la crescita delle persone. L’ Agricoltura sociale è uno strumento che va difeso in termini di welfare, innovazione sociale e di beneficio per la società civile intera. "Ognuno traffica con il suo talento, ognuno fa fiorire le sue risorse". La vulnerabilità è una condizione umana, ognuno di noi porta dentro di sé una ferita e se accolta rende esperienze nutritive per tutti e ci aiuta a stare al mondo. È necessario porre l’accento sulle risorse e non sulla fragilità, ognuno può portare qualcosa di prezioso per l’altro L'esperienza di Calafata È il 2011 e CALAFATA nasce da una sfida che è già raccolta nel suo nome. La parola infatti deriva da un termine marinaro, che indica un tipo di stuccatura degli antichi scafi delle navi in legno, che così potevano di nuovo navigare con una seconda vita dalla loro parte. Calafata nasce dall’incrocio di diversi bisogni del territorio: da una parte, la richiesta di aiuto di una persona che non riusciva più a gestire il vigneto di famiglia ubicato nella zona di pregio della Maolina, sulle colline lucchesi; dall’altra, Caritas Lucca che intercettava dai propri centri di ascolto una crescente fragilità sul territorio legata alla mancanza di lavoro. Le attività di Calafata consentono di ampliare il tipo di lavoro classicamente svolto dalle cooperative sociali, includendo nei programmi e nelle attività non soltanto persone fragili provenienti da programmi terapeutici di salute mentale, da dipendenze da gioco, stupefacenti o alcool, dal carcere, invalidi civili ma anche chi affronta altri tipi di disagio come il contesto attuale sempre più sottolinea. Vino, olio, verdure e frutta da campo nei 10 ettari di terreno recuperati dal rischio dell’incuria con metodi biologici e biodinamici sono il centro operoso di Calafata che lavora anche con G.a.s (Gruppi di acquisto solidale), mercati contadini, che permettono di realizzare il maggior numero di inserimenti lavorativi provenienti da categorie protette grazie alla continuità stagionale, nonché svolgendo servizi di manodopera specializzata per potature, legature, raccolte e confezionamenti, tagli erba e manutenzioni varie. L'esperienza di Casa Ilaria La Fondazione Casa Ilaria nasce su iniziativa dell’Associazione Noi per l’Africa e il Mondo con lo scopo di tutelare la mission del progetto Casa Ilaria e con l’intento specifico di mantenere viva la memoria di Suor Ilaria Meoli, medico infettivologo in Africa attiva nella cooperazione internazionale. Il pensiero di Suor Ilaria e del suo spirito di servizio verso le persone più fragili ed emarginate è al centro della scelta che porta lo spazio di Casa Ilaria a diventare uno spazio di accoglienza e inserimento lavorativo e sociale per persone con disabilità sensoriale psichica e fisica, disagio mentale e svantaggio sociale. A Casa Ilaria si pratica agricoltura biologica sociale: una parte del terreno è destinato a seminativo e frutteto, una parte è stata destinata ad orto-giardino, che produce verdure di stagione certificate bio, coltivate e raccolte da persone in situazione di svantaggio o con disabilità sotto la guida di esperti del settore e volontari. L’orto-giardino è inspirato alla filosofia della coltivazione sinergica, costruito in modo circolare, completamente accessibile. Dall’orto al frutteto, i progetti di Casa Ilaria si allargano anche alla ristorazione con “Ristor-Azioni” percorso formativo per l’inserimento occupazionale e lavorativo di persone adolescenti e giovani adulte con sindrome dello spettro autistico e un buon funzionamento generale, che risponde al loro bisogno di integrazione sociale, nella prospettiva della costruzione di un progetto di vita che ne valorizzi le potenzialità e le capacità di autonomia. In attesa del completamento della costruzione di Casa Ilaria, del suo ristorante e delle sue strutture di accoglienza, Ristor-Azioni si realizza presso il Ristorante Il Cavatappi Wine Food di Calcinaia. Dalla ristorazione allo street food, durante la pandemia Casa Ilaria ha inaugurato anche “Agri social food”, prodotti a Km 0 con servizio a domicilio a bordo di un’ape. https://curaediversita.wordpress.com/2021/05/28/esperienze-di-agricoltura-sociale-in-toscana/

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